Quelli che domenica scorsa 9 gennaio, in un pomeriggio freddo e funestato dall’effetto contagio da Covid, hanno trovato il coraggio di uscire di casa, rischiare di trovarsi in una ambiente poco riscaldato, imbacuccati e mascherati FFP2, disponibili a sedersi sulle panche penitenziali della Chiesa dei Servi, quelle cento e più persone attratte da un programma tanto importante quanto insolito per una “città della musica” come Lucca vorrebbe essere, tutte quelle belle persone (fra cui il sindaco Tambellini e Sig.ra) hanno ricevuto un premio impareggiabile: trovarsi in mezzo ad una grande orchestra (la toscana Nuove Assonanze [foto sotto]), quaranta strumentisti affiatati e perfetti quasi come i Berliner, con un direttore, il M° bulgaro Svilen Simeonov, energico e appassionato, un violino solista, il giovane millennial Giacomo Nesi, che nel sublime concerto ciajckovskiano ha fatto vibrare il suo violino con una maestria e una intensità interpretativa da star, senza il supporto di alcuna partitura; e infine la grazia teatrale di Nicola Fanucchi a portare la parola dentro la grande musica, raccontando la storia ibseniana del Peer Gynt incastonata nelle melodie ritmiche di Grieg, fascinose e popolari, usate a man bassa nei caroselli pubblicitari e sempre di una bellezza sconvolgente.
Tutto questo è avvenuto entro la magia acustica della Chiesa dei Servi, che mai, come in questa occasione, ha offerto il più conveniente scenario, la più bella atmosfera, le sfumature dei suoni che dal soffitto ligneo rimbalzavano lievi e rotondi fra le belle persone raccolte ed estasiate. Alla fine, quando il M° ha chiuso alzando al cielo le mani, un attimo di silenzio attonito e incredulo ha preceduto un applauso lunghissimo a tutti gli artisti, al direttore Simeonov, a Nicola Fanucchi, a Giacomo Nesi e a Massimo Nesi suo padre, primo violino dell’Orchestra Nuove Assonanze, e anche ad Alan Freiles Magnatta, padre e presidente della stessa Orchestra, con cui Animando da sempre collabora con grande soddisfazione. Insomma un trionfo, un successo ancor più forte perché ostacolato dalle avversità del momento. Una vittoria della bellezza, che ha fatto dimenticare anche il disagio di una temperatura interna calante e dei piedi rinfreddoliti.
Con la grazia assoluta di questo primo concerto del nuovo anno 2022, Animando si congeda dal suo pubblico per un po’: riprenderà a fine febbraio e marzo con la Rassegna della Canzone d’autore (tre serate di musica dedicate rispettivamente al recupero della canzone Napoletana, dei cantautori della scuola genovese Umberto Bindi/Bruno Lauzi, del genio di Lucio Dalla, precedute da conferenze e incontri di presentazione). Col mese di aprile, poi, riprenderemo i concerti del Settecento Musicale a Lucca, con grandi orchestre e grandissimi solisti di livello internazionale.
Nel frattempo ci dedicheremo a cercare nuovi adepti, disposti a entrare nella comunità di Animando facendosene soci e partecipando ai suoi eventi sociali (All’Opera !, lezioni e conferenze sui temi musicali) e, perché no ?, pronti a dare una mano al volontariato sui cui vive Animando. Arrivederci