Elemento ispiratore di generazioni di compositori, l’acqua e’ il filo conduttore di questo concerto che parte da una canzonetta del lucchese Gioseffo Guami e per approdare ai giorni nostri con il contemporaneo perugino Carlo Pedini.
Il concerto si apre con la Sinfonia da La Senna festeggiante di Antonio Vivaldi. La serenata, scritta per tre voci, orchestra e basso continuo, fu messa in scena la prima volta presumibilmente nel 1726 a Venezia e venne dedicata al Re di Francia, Luigi XV. Infatti in quel periodo i rapporti musicali tra Venezia e la Francia erano assai affiatati, tant’è che Vivaldi stesso dedicò al sovrano francese altre sue composizioni, come il Te Deum e un’altra serenata, L’unione della Pace e di Mare.
Si prosegue con una canzonetta ondeggiante del lucchese Gioseffo Guami (1540 circa – 1612). Attivo come organista e cantante, Guami fu anche un prolifico compositore di madrigali e musica strumentale ed e’ considerato uno dei maggiori organisti italiani del tardo XVI secolo.
Da Guami saltiamo ad un G. Rossini meno noto, quello cameristico delle sonate a quattro. Rossini compose le sue sei sonate per archi mentre soggiornava a Ravenna durante l’estate del 1804. Aveva allora 12 anni e viveva nella casa dell’appassionato dilettante di contrabbasso Agostini Triossi, ragion per cui il contrabbasso è presente in modo prominente nelle sonate.
Il delizioso cameo della famosa barcarolle dall’opera buffa Orfeo all’Inferno di Offenbach precede un’altra gemma veneziana: la canzonetta Sopra l’acqua indormenzada scritta dal flamboyant compositore venezuelano-francese Reynaldo Hahn, e presentata qui in un arrangiamento per orchestra d’archi.
Il brano offre un ponte sul XX secolo che chiude il programma con il concerto per pianoforte e orchestra d’archi di Carlo Pedini, compositore nato a Perugia nel 1956, che vanta esecuzioni delle proprie opere in tutto il mondo. H2O – questo il titolo del concerto per pianoforte – e’ un percorso attraverso le sensazioni e le forme dell’acqua. E’ un brano in cui la sinergia del pianoforte e la versatilità’ degli archi – divisi in numerose parti che ricorrono contemporaneamente a tecniche diverse – trasporta l’ascoltatore ad ascoltare il suono dell’acqua ora nel vento, ora in piccole gocce, ora nel suo momento più’ etereo di trasformazione in vapore. La scrittura moderna incontra l’antico nell’uso di forme musicali tipicamente barocche quali la passacaglia mentre un altro elemento ispiratore del brano – il Doktor Faustus di Thomas Mann – traspira da un leitmotiv descritto in partitura come il tema di Adrian Leverkun (l’eclettico compositore del romanzo di Mann) , che apre e chiude il concerto.
Testo a cura di Gianmaria Griglio
Ensemble Animando, diretto dal M° Gianmaria Griglio, ideatore del percorso musicale;
Massimo Coco, primo violino;
Stefano Teani, pianoforte.
Scarica la locandina dei Concerti di Primavera 2021 di Animando a questo indirizzo e il programma di sala del concerto del 24 aprile pv (redatto da Mauro Di Grazia) a questo indirizzo.